Principi/leggi di fisica scritturale di Saudek
2° Congresso Internazionale di grafologia

* 1° Non si possono tracciare dei risvolti angolosi senza arrestare la penna per un attimo, generalmente non meno di 2/25 sec..

* 2° Quando la velocità aumenta altresì aumenta l’obliquità dei pieni fino a 10 gradi.

* 3° Scriviamo ad una velocità che cambia nel corso del tracciato. L’accellerazione aumenta verso la parte mediana del tracciato e diminuisce verso la fine.

Principi/leggi di fisiologia scritturale
Leggi di Solange Pellat

* 1° legge: Il gesto grafico è sotto l’influenza immediata del cervello. La sua forma non è modificata dall’organo scrivente se questo funziona normalmente ed è adeguato alla sua funzione.

* 2° legge: Quando si scrive l’io opera in maniera quasi inconscia, attraverso variazioni della sua intensità di applicazione che è massima dove c’è uno sforzo da fare, minima dove tale movimento è conseguenza
dell’impulso acquisito, come avviene al termine della sua esecuzione.
La legge appena enunciata si riferisce ai falsi per imitazione o dissimulazione e si basa sulla constatazione che laddove prevale l’automatismo di chi scrive, ivi è possibile rintracciare gli artifici posti in essere da chi imiti o dissimuli un’espressione grafica.

* 3° legge: L’atto di modificare la propria grafia naturale è possibile, ciò però comporta l’introduzione, nel tracciato grafico, di segni che rivelano lo sforzo posto in essere per ottenere la modificazione voluta.
Tale legge è quella che legittima l’esistenza stessa della perizia grafica. Colui che vuole dissimulare la propria scrittura riesce, in effetti, ad esprimere tratti grafici diversi da quelli che gli sono abituali, ma il perito è in grado di valutare la spontaneità dello scritto e discernere i tratti alterati da quelli che non lo sono.

* 4° legge: Colui che scrive in circostanze sfavorevoli, traccia istintivamente i segni che gli sono più congeniali o quelli più semplici ed agevolo da tracciare.